"Jewelleryscape Exhibition is a web exhibition gathering over 250 works made by goldsmiths and designers coming from all over the world.
Our purpose is to found a place for "jewellery's virtual community" and focus on its heterogeneity. An amazing variety of people, countries and projects.
Jewelleryscape exhibition is curated by Alba Cappellieri, Professor of Jewellery Design at Politecnico of Milan and Laura Santosuosso, Federico Stanzani, Livia Tenuta, Fashion Design' students at Politecnico of Milan.
Our purpose is to found a place for "jewellery's virtual community" and focus on its heterogeneity. An amazing variety of people, countries and projects.
Jewelleryscape exhibition is curated by Alba Cappellieri, Professor of Jewellery Design at Politecnico of Milan and Laura Santosuosso, Federico Stanzani, Livia Tenuta, Fashion Design' students at Politecnico of Milan.
Jewelleryscape Exhibiton è una mostra on line che raccoglie oltre 250 opere realizzate da orafi e designer provenienti da tutto il mondo.
Lo scopo è quello di dedicare uno spazio alla "comunità virtuale del gioiello" e di valorizzare l'eterogeneità che la caratterizza.
Eterogeneità biografica, geografica e soprattutto progettuale. Jewelleryscape Exhibition è a cura di Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello presso il Politecnico di Milano, e di Laura Santosuosso, Federico Stanzani, Livia Tenuta studenti di Design di Moda presso il Politecnico di Milano"
Lo scopo è quello di dedicare uno spazio alla "comunità virtuale del gioiello" e di valorizzare l'eterogeneità che la caratterizza.
Eterogeneità biografica, geografica e soprattutto progettuale. Jewelleryscape Exhibition è a cura di Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello presso il Politecnico di Milano, e di Laura Santosuosso, Federico Stanzani, Livia Tenuta studenti di Design di Moda presso il Politecnico di Milano"
Quote from Laura Santosuosso from the Plastic section on the exhibit:
PLASTICS
"Plastic is everywhere and can be considered a deep-seated element in our everyday life. That's why there is still a lot of scepticism around plastic jewellery. What is that turns such a common material into a precious object, then? Obviously it is the project, which reduces the boundary between ornamentation and technology, decoration and functionality, ordinary and extraordinary. Desing, and most of all Kartell, has taught us how even the poorest and most ordinary material of all, can be transformed into a luxury object.
This tendency can be clearly seen in our Italian compilation of young female designers. In fact, it is evident how these young designers have discharged the materials from their functionality, with a cultural and aesthetic purpose.
Would you ever thought that a reflector could have been so smart, as the one recycled by Francesca Gabrielli? And what about Manuela Gandini using rubber to model her bracelets? Creative intelligence at its best. On the other side, Luisa Bruni chooses plexiglas and takes advantage of its transparency to represent the fall of a water drop.
Concerning new materials, Francesca Canapa finds softness and grace in Corian, a polymer which is traditionally used in architecture and furnishings. American designer Phil Renato deserves a special mention, because of his research which has created some scary shiny jewels, originated by a sense of manipolation and analysis of different shapes. This makes us aware of the vast potential that this material has and how little it has been explored in the goldsmith field.
La plastica è dappertutto. Si è insidiata in maniera così capillare nella nostra quotidianità da far risultare faticoso finanche riconoscere nell'oggetto polimerico lo status di gioiello.
Ed è qui che entra in gioco il progetto. E' in questa terra di confine tra ornamento e tecnologia, tra decorazione e funzione, tra ordinario e straordinario, che il progetto rende preziosa una materia popolare come la plastica.
Il design, e la Kartell soprattutto, ci hanno insegnato che un materiale ordinario, povero e comune puo’ invece liberarsi dai lacci della quotidianità e della funzionalità per diventare straordinario, prezioso e distintivo. Lo dimostrano con evidenza i lavori che presentiamo qui di un piccolo gruppo di giovani donne italiane. Emerge, dal loro lavoro, la volontà di sollevare la materia dalla sua funzionalità mediante un gesto che è al contempo sia estetico che culturale. Avreste mai scommesso sulla potenziale eleganza del catarifrangente? Francesca Gabrielli sì, realizzando un bell'esempio di design del riciclo. E la gomma che Manuela Gandini plasma i volumi audaci dei suoi bracciali?
Pura intelligenza creativa. Luisa Bruni sceglie il plexiglas, ne sfrutta la trasparenza e lo utilizza per immortalare la caduta di una goccia d'acqua. Per quanto riguarda i nuovi materiali, Francesca Canapa ottiene risultati di leggerezza e grazia attraverso il Corian, un polimero tradizionalmente destinato ad architettura e arredo. Una menzione speciale va allo statunitense Phil Renato, la cui ricerca dà vita a gioielli ludici, forse a tratti inquietanti, che invitano alla manipolazione, all'esplorazione delle forme e che fanno riflettere sulle infinite potenzialità di questo materiale ancora poco esplorato in ambito orafo."
Laura SantosuossoEd è qui che entra in gioco il progetto. E' in questa terra di confine tra ornamento e tecnologia, tra decorazione e funzione, tra ordinario e straordinario, che il progetto rende preziosa una materia popolare come la plastica.
Il design, e la Kartell soprattutto, ci hanno insegnato che un materiale ordinario, povero e comune puo’ invece liberarsi dai lacci della quotidianità e della funzionalità per diventare straordinario, prezioso e distintivo. Lo dimostrano con evidenza i lavori che presentiamo qui di un piccolo gruppo di giovani donne italiane. Emerge, dal loro lavoro, la volontà di sollevare la materia dalla sua funzionalità mediante un gesto che è al contempo sia estetico che culturale. Avreste mai scommesso sulla potenziale eleganza del catarifrangente? Francesca Gabrielli sì, realizzando un bell'esempio di design del riciclo. E la gomma che Manuela Gandini plasma i volumi audaci dei suoi bracciali?
Pura intelligenza creativa. Luisa Bruni sceglie il plexiglas, ne sfrutta la trasparenza e lo utilizza per immortalare la caduta di una goccia d'acqua. Per quanto riguarda i nuovi materiali, Francesca Canapa ottiene risultati di leggerezza e grazia attraverso il Corian, un polimero tradizionalmente destinato ad architettura e arredo. Una menzione speciale va allo statunitense Phil Renato, la cui ricerca dà vita a gioielli ludici, forse a tratti inquietanti, che invitano alla manipolazione, all'esplorazione delle forme e che fanno riflettere sulle infinite potenzialità di questo materiale ancora poco esplorato in ambito orafo."
I found some of my old favorite artists such as Angela Gerhard, Coleen Baran, Jimena Rios, Francesca Vitali, as well as some new discoveries such as Manuela Gandini, Phil Renato, Catherine Sheddy, Luisa Bruni, Glix Atelier, and Yanli Duan.
I love what jewelry artists are doing with new, old, and recycled materials when making handmade jewelry. We shouldn't be limited to metal, wood, stone, and glass. Plastic can be just as beautiful. It provides a different spirit to the finished jewelry.
ReplyDeleteVery great Job and good information. Jewelry lovers will really love to read your post. I would love to revisit your blog.
ReplyDeleteGemfind